Eduard Limonov – Zona industriale

 

«Limonov si è chiesto se ci fossero al mondo molti altri uomini come lui, la cui esperienza comprendeva universi così differenti come quello del detenuto comune in un campo di lavori forzati sul Volga e quello dello scrittore alla moda che si muove in ambienti firmati Philippe Starck. No, ha concluso, probabilmente no, e ne ha tratto motivo di un orgoglio che comprendo»
Emmanuel Carrère

IL LIBRO: Finalmente in Italia l’autobiografia di Eduard Limonov, l’intellettuale dissidente divenuto celebre presso il grande pubblico grazie al best-seller di Emanuel Carrère dedicato alla sua vita e pubblicato in Italia da Adelphi nel 2014. Un “romanzo moderno”, così lo definisce l’autore, che attraversa gli episodi più rilevanti della propria vita, avvenuti prevalentemente dopo la sua scarcerazione, nel 2003. E poi tutte le donne conosciute, dalla convivenza con la ventenne Nastja – che lo aveva atteso durante la reclusione – al periodo in cui si offre a relazioni occasionali per arrivare al quinto matrimonio, con la famosa attrice, di trent’anni più giovane, Ekaterina Volkova, che sarà la madre dei suoi due figli, fino alla rabbiosa relazione con la spogliarellista Magdalena. Unitamente alla sua storia personale, Limonov racconta la radicale trasformazione della zona industriale: i nipoti degli operai delle fabbriche che affittano i propri appartamenti alla borghesia postsovietica e si trasferiscono in periferia, le vie del quartiere che si trasformano, riempiendosi di auto di grossa cilindrata, negozi e uffici.

Eduard Limonov (Dzeržinsk, Urss, 1943). Scrittore russo di fama internazionale, poeta, saggista, giornalista e leader politico. Dissidente in Urss come in Occidente. Ispiratore di diversi progetti ideologici, fondatore del Partito Nazional Bolscevico. Emigra nel 1974 negli Stati Uniti, dopo aver trascorso parecchi mesi a Roma in attesa del visto. Nel 1980, deluso, lascia New York per Parigi, per poi fare ritorno in Russia nel 1992, subito dopo la caduta dell’Urss. Dopo essersi affermato con diversi libri di successo, Limonov diviene celebre al grande pubblico internazionale grazie al best seller a lui dedicato da Carrère, tradotto in tutto il mondo. Molto attivo nell’arena politica postsovietica, ha sposato un’ideologia particolarmente radicale che lo ha portato a scontare diversi periodi di reclusione. Tra le opere pubblicate in italiano segnaliamo Il poeta russo preferisce i grandi negri (Frassinelli, 1985) e Diario di un fallito (Odradek, 2004).

Limonov è un personaggio prismatico. E questo libro è un frammento esemplare di come lui scrive e vive.
Marino Sinibaldi

Radio Rai 3

Limonov non è un’invenzione letteraria ma, come dimostra Zona Industriale, un uomo in carne e ossa che ha vissuto una vita avventurosa che è già leggenda. Da leggere assolutamente.
Vittorio Sgarbi

Limonov è un misto di D’Annunzio e Pasolini.
Gennaro Sangiuliano

Tg1 RAI

Finalmente il ‘vero’ Limonov che si racconta in prima persona in questa autobiografia straordinaria. Un romanzo moderno, ruvido e tagliente.
Paolo Valentino

Corriere della Sera

È raro che uno scrittore sappia aderire perfettamente alla cupa prosa del mondo. Limonov ci riesce staccando per il lettore di Zona industriale un biglietto di sola andata per l’inferno.
Antonio Gnoli

la Repubblica

Zona Industriale è un testo avvincente che anche i giovani dovrebbero leggere: c’è tutta la passione e la militanza di un ragazzo di 75 anni.
Francesca Nardomarino

Sky Tg 24

autore: Eduard Limonov
titolo: Zona industriale
pagine: 248
prezzo: 16,00 €
ISBN: 9788899918316